I: La popolazione in Varazze non è composta solo da giovani; anzi, buona parte di residenti e ospiti ha un’età non più verde…
DAGNINO: Considerata la situazione anagrafica della popolazione varazzina una particolare attenzione dovrà essere rivolta verso gli anziani, per garantire la possibilità di continuare a vivere nel loro ambiente e mantenere le abitudini quotidiane.
In questa prospettiva appare importante evidenziare la necessità del potenziamento dei servizi domiciliari e provvedere all’apertura di un apposito “Punto di Ascolto”, che consenta di ottenere assistenza ed aiuto per la risoluzione delle problematiche, anche di tipo burocratico, comprendendo altresì l’istituzione di un apposito “Elenco di Badanti”.
Altrettanto importante deve essere l’impegno verso le persone non autosufficienti e le cui difficoltà spesso coinvolgono anche le loro famiglie determinando impegni anche finanziari di notevole entità oltre a problemi psicosociali . In questa prospettiva riteniamo utile valutare tutte le soluzioni possibili per garantire spazi idonei nell’attuale ”Casa del Nonno”, anche riconsiderando gli attuali percorsi di esternalizzazione nei servizi già avviati
Anche verso le persone meno giovani, che costituiscono circa un quarto della nostra popolazione, dovranno essere riattivati e potenziati percorsi di aggregazione che consentano di manifestare la loro personalità trascorrendo il loro tempo in modo sereno.
I: Lei ha parlato di servizi domiciliari e assistenza; che proposte intendete fare sul tema di tutela della salute ?
DAGNINO: nella nostra Città si evidenziano da tempo alcune necessità legate ai servizi socio- sanitari, rispetto ai quali occorre prestare particolare attenzione.
A tal proposito va condivisa innanzitutto la proposta di realizzare il progetto denominato “Casa della Salute” nell’edificio delle ex “Boschine”, già destinato ad ospitare anche i servizi ASL2 attualmente ancora in Via IV Novembre.
Tale progetto richiede una particolare attenzione proprio per l’importanza che riveste.
Si tratta, infatti, di una struttura polifunzionale che permetterà di raggruppare oltre ai medici di base ed ai pediatri di libera scelta, le attività specialistiche ed ambulatoriali, quelle di radio-diagnostica e fisioterapia.
Lo stesso potrà garantire altresì una assistenza più ampia, tale da ridurre i tempi di intervento, non intasare il pronto soccorso e costituire un presidio sanitario funzionante in ampia fascia oraria durante l’intero arco dell’anno.
(4- CONTINUA)
DAGNINO: Considerata la situazione anagrafica della popolazione varazzina una particolare attenzione dovrà essere rivolta verso gli anziani, per garantire la possibilità di continuare a vivere nel loro ambiente e mantenere le abitudini quotidiane.
In questa prospettiva appare importante evidenziare la necessità del potenziamento dei servizi domiciliari e provvedere all’apertura di un apposito “Punto di Ascolto”, che consenta di ottenere assistenza ed aiuto per la risoluzione delle problematiche, anche di tipo burocratico, comprendendo altresì l’istituzione di un apposito “Elenco di Badanti”.
Altrettanto importante deve essere l’impegno verso le persone non autosufficienti e le cui difficoltà spesso coinvolgono anche le loro famiglie determinando impegni anche finanziari di notevole entità oltre a problemi psicosociali . In questa prospettiva riteniamo utile valutare tutte le soluzioni possibili per garantire spazi idonei nell’attuale ”Casa del Nonno”, anche riconsiderando gli attuali percorsi di esternalizzazione nei servizi già avviati
Anche verso le persone meno giovani, che costituiscono circa un quarto della nostra popolazione, dovranno essere riattivati e potenziati percorsi di aggregazione che consentano di manifestare la loro personalità trascorrendo il loro tempo in modo sereno.
I: Lei ha parlato di servizi domiciliari e assistenza; che proposte intendete fare sul tema di tutela della salute ?
DAGNINO: nella nostra Città si evidenziano da tempo alcune necessità legate ai servizi socio- sanitari, rispetto ai quali occorre prestare particolare attenzione.
A tal proposito va condivisa innanzitutto la proposta di realizzare il progetto denominato “Casa della Salute” nell’edificio delle ex “Boschine”, già destinato ad ospitare anche i servizi ASL2 attualmente ancora in Via IV Novembre.
Tale progetto richiede una particolare attenzione proprio per l’importanza che riveste.
Si tratta, infatti, di una struttura polifunzionale che permetterà di raggruppare oltre ai medici di base ed ai pediatri di libera scelta, le attività specialistiche ed ambulatoriali, quelle di radio-diagnostica e fisioterapia.
Lo stesso potrà garantire altresì una assistenza più ampia, tale da ridurre i tempi di intervento, non intasare il pronto soccorso e costituire un presidio sanitario funzionante in ampia fascia oraria durante l’intero arco dell’anno.
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